APERITIVO

E’ il momento più importante del ricevimento di nozze, il biglietto da visita della giornata ed è anche la fase in cui gli invitati cercano meritato riposo dopo la “tensione” della cerimonia religiosa o civile.

La musica non deve mai essere chiassosa o invadente, anzi, deve permettere e favorire lo scambio dei saluti, l’allentamento del nodo della cravatta, il rilassamento dei sensi.

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Spesso l’aperitivo si svolge all’aperto e in piedi dando la possibilità di avvicinarsi al gruppo che suona per ascoltare meglio o di defilarsi per chiacchierare tranquillamente, con la massima libertà.

E’ importante sottolineare che i musicisti non sono stati scelti per fare un concerto, non sono loro l’attrazione; la loro musica, il modo di suonarla, i dettagli di eleganza e pulizia, sono semplicemente il veicolo delle emozioni che unisce tutti – dai più giovani ai più anziani – che accompagna con grande senso di responsabilità il compimento della giornata più importante per la coppia di sposi, e non solo per loro.

A TAVOLA

Sapete quante volte mi sono sentito dire “sono stata a un matrimonio, c’era la musica, anche divertente, ma cavolo, non riuscivamo nemmeno a parlare, con le casse nelle orecchie…”?

Troppe volte.

Dopo un aperitivo spesso arricchito da lauti antipasti, dopo aver ascoltato della buona musica dal vivo, è il momento di sedersi e consumare il pasto deciso con tanta dedizione dagli sposi, è il momento di chiacchierare con i nostri commensali, è il momento della tranquillità.

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Il nostro suggerimento è di evitare la musica dal vivo che, per quanto bassa ha delle dinamiche che possono talvolta costringere gli invitati ad alzare la voce. Consigliamo quindi di scegliere con il music planner una playlist, un sottofondo e di diffonderlo nella sala a volume adeguato.

Ci si può collegare all’impianto di diffusione della sala, se presente, o allestire un impianto audio distribuito.

La scelta della playlist può essere coerente con ciò che si è suonato dal vivo in precedenza oppure cambiare drasticamente, scegliendo ad esempio musica classica, lounge, ma anche rock melodico o pop. In fondo si tratta di gusti personali e comunque a un volume davvero moderato.

In qualche caso, tuttavia, è possibile ascoltare un pianista che suona dal vivo, magari con un pianoforte acustico presente in sala.

IL TAGLIO DELLA TORTA

E’ il simbolo del matrimonio, il momento da valorizzare con la canzone degli sposi, il brano che rappresenta la loro storia d’amore.

E’ bene dirlo subito: non esiste “la canzone giusta” per il taglio della torta, proprio perché ogni coppia ha la sua storia e ogni coppia è unica. Negli corsi degli anni abbiamo ricevuto le richieste più disparate, da “Your song” di E.John, “What a wonderful world” di L.Armstrong, ma anche “A te” di Jovanotti o “Nessuno” di Mina.

Il consulente musicale dovrebbe spiegare in cosa consiste questo momento, il significato di questa canzone simbolo e lasciare che i fidanzati si confrontino e decidano con la massima libertà.

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La canzone del taglio torta è quasi sempre suonata dal vivo, preparata apposta per l’occasione, visto che nessun repertorio può comprendere il totale della musica esistente.

LA FESTA

il taglio della torta è anche il momento che sancisce l’inizio della parte più allegra e festosa del ricevimento. Consumata l’ottima torta integrandola magari con della frutta e squisiti dolci, ci si sposta per il gran ballo.

La musicadeve seguire questi minuti con una sorta di “crescendo”; la formazione che prima ha suonato dello swing, bossa, jazz propone ora funk, soul, blues, R&B, con la precisa intenzione di scaldare gli animi e prepararli alle danze. Danze che molto spesso sono affidate a un DeeJay, anch’egli esperto e consapevole dell’ambiente in cui si trova.

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Per un musicista o un DJ sarebbe molto facile scegliere canzoni “tiradentro” e creare immediatamente la situazione da ballo, dimenticandosi dello stile e della sobrietà adeguati ad un matrimonio.

Ci si può divertire moltissimo, con musica sana e giusta, senza che la situazione si trasformi in un villaggio vacanze (con tutto il rispetto per i villaggi vacanze).

E’ bene ricordare che avremo di fronte a noi ospiti di gusti eterogenei e, almeno nella prima parte del ballo, anche di una certa età.

Il nostro suggerimento è ancora quello di differenziare spesso la proposta musicale, partendo per esempio da brani twist/Rock ’n’ Roll, passando dagli anni 70 e via via salendo come epoca fino ai giorni nostri, escludendo i balli di gruppo e affini.

Ovviamente gli sposi hanno molto da dire e consigliare con le loro preferenze e perché conoscono bene i propri invitati.

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Il Deejay deve soprattutto essere uno psicologo e capire in ogni momento cosa occorre suonare, osservando bene chi ha davanti a se e come si comporta; ciò che NON deve fare è imporre la propria musica così come in precedenza non abbiamo assistito a un concerto ma ad un accompagnamento.

I protagonisti di questa lunga, emozionante e fantastica giornata sono, in fin dei conti, sempre e solo gli sposi.

s.m.

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